Il Portale della Regione Calabria per le imprese

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DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO E ATTRATTORI CULTURALI

SETTORE 7 BENI CULTURALI, PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED ARCHITETTONICO, VALORIZZAZIONE LUOGHI DI CULTO

 

Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”
 

Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”
finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU

 

Obiettivi

Tipologie di patrimonio culturale rurale oggetto di intervento

Dotazione finanziaria e contributo

Beneficiari

Presentazione della domanda

Interventi finanziabili e spese ammissibili

Procedura di selezione

Macrocriteri valutativi

Informazioni e contatti

F.A.Q.

Documentazione

 

 

icona obiettiviObiettivi

  • Preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni della cultura materiale e immateriale e al mantenimento e rispristino della qualità paesaggistica dei luoghi;
  • Promuovere la creazione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.

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icona obiettiviTipologie di patrimonio culturale rurale oggetto di intervento

Gli interventi di tutela e valorizzazione dei paesaggi rurali storici potranno interessare immobili per i quali sia intervenuta la dichiarazione di interesse culturale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 ovvero che abbiano più di 70 anni e siano censiti o classificati dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica delle seguenti tipologie:

  • edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, casali, scuole rurali, ), che abbiano

o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;

  • strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
  • elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali,

Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri abitati.

Sono ammissibili anche progetti che intervengano su beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica e di cui i soggetti beneficiari ne abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno a 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.

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icona obiettiviDotazione finanziaria e contributo

Le risorse disponibili ai fini del presente Avviso sono complessivamente pari a euro 32.951.612,73 a valere sul PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura

4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”.

Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000,00 euro.

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icona obiettiviBeneficiari

Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.

I soggetti beneficiari dovranno dimostrare di essere proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili ove intendono realizzare gli interventi, in data antecedente al 31.12.2020, nonché di impegnarsi a condurre l’attività oggetto dell’intervento per una durata residua, a decorrere dalla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, pari ad almeno 5 anni.

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icona obiettivi Presentazione della domanda

A pena di esclusione e secondo la procedura a sportello, le domande di partecipazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 25 aprile, terzo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul portale della Regione Calabria alla pagina https://regione.calabria.it/website/organizzazione/dipartimento19/, ed entro le ore 16:59 del 20 maggio 2022.

Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma telematica accessibile al link https://portale-paesaggirurali.cdp.it/

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icona obiettiviInterventi finanziabili e spese ammissibili

I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali:

  • Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere
  • Interventi di manutenzione del paesaggio
  • Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende

Nel quadro delle tecniche adottate per gli interventi di restauro e adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico, dovranno essere privilegiate le soluzioni eco-compatibili e il ricorso all’uso di fonti energetiche alternative.

Sono ammissibili:

  • spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
  • spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  • spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
  • imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
  • allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
  • spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
  • spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e

L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.

Le misure avviate a decorrere dal 1 febbraio 2020 sono ammissibili per come stabilito dall’art. 17 del Regolamento (UE) 2021/241, a condizione che soddisfino i requisiti previsti dallo stesso Regolamento.

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icona obiettiviProcedura di selezione

La procedura di selezione delle operazioni è una procedura “a sportello”, dunque l’ordine temporale di presentazione della domanda per via telematica tramite applicativo dedicato, determinerà rigorosamente l’ordine con il quale gli uffici competenti provvedono all’istruttoria per l’esaminabilità e con il quale l’apposita Commissione provvede alla valutazione di merito delle domande medesime, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

A ciascuna domanda sarà attribuito un punteggio complessivo da 0 a 100, con una soglia minima di qualità pari a 60 punti su 100. Saranno finanziate le proposte che avranno raggiunto il punteggio minimo di sufficienza, seguendo l’ordine temporale di arrivo su piattaforma e fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili sulla base della quota assegnata alla Regione Calabria.

L’elenco delle domande ammesse a finanziamento dalla Regione, con i punteggi di merito e gli importi dei contributi finanziari concessi, dovranno essere trasmessi al Ministero della Cultura entro il termine perentorio del 31 maggio 2022.

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icona obiettiviMacrocriteri valutativi

  1. Qualità del bene e urgenza dell’intervento (fino a 20 punti)
  2. Localizzazione geografica in aree di pregio ambientale e paesaggistico (fino a 25 punti)
  3. Qualità del progetto (fino a 45 punti)
  4. Cronoprogramma e livello progettuale (fino a 10 punti)

L’articolazione valutativa sarà declinata in criteri e sottocriteri.

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icona obiettiviInformazioni e contatti

Il Responsabile unico del procedimento è l’Arch. Maria Rosa Innocente.

Richieste di chiarimenti e informazioni relative al presente Avviso devono essere inoltrate al seguente indirizzo PEC Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.bria.it.

Alle domande pervenute non si procederà per risposta singola ma solo mediante la pubblicazione di “FAQ” sulla pagina del sito

https://regione.calabria.it/website/organizzazione/dipartimento19/ganizzazione/dipartimento19/

 

In caso di quesiti/difficoltà tecniche sulla piattaforma suggeriamo di operare come segue:

•   in prima battuta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. allegando screenshot dell’errore tecnico segnalato;

•   in alternativa l’utente può chiamare il numero verde CdP 800.020.030 e seguire le istruzioni vocali date dal risponditore automatico (per il Fondo Architettura Rurale occorre digitare il tasto 3).

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icona documentazioneF.A.Q.

  1. Nell’Avviso si parla di “vincolo” mentre nella tabella di valutazione/attribuzione punteggi si parla di “riconoscimento” dell’interesse storico culturale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004. Successivamente si parla di nece4ssità del possesso del relativo “decreto ministeriale”. A quale articolo del Dlgs. occorre attenersi in particolare, tenendo conto che gran parte del patrimonio architettonico rurale non presenta vincoli o dichiarazioni di interesse e tenendo conto che l’avviso fa riferimento “a pena di esclusione”?

Si fa riferimento agli artt. 136 e 142 del D.lgs. n. 42/2004. Aree e immobili ricomprese negli articoli in questione vengono riconosciute dal Ministero con provvedimento motivato (D.M.).
Si rammenta che sono ammessi alla partecipazione al finanziamento oltre che i beni tutelati ai sensi del d.lgs. 42/2004, anche i beni che abbiano più di 70 anni.

  1. Cosa si intende per “siano censiti o classificati dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica” e “ovvero abbiano più di 70 anni”? E’ sufficiente l’accatastamento?

Si intendono beni accatastati o rilevabili negli strumenti urbanistici regionali (L.R. 19/02) o comunali.

  1. La cessione del bene a soggetto privato o associazione deve necessariamente essere antecedente al 2020 secondo il Bando. In caso la scadenza del contratto è inferiore al minimo consentito dal Bando, in quanto si protrae già da molti anni, è valido un rinnovo del contratto appositamente registrato, al fine di raggiungere gli anni richiesti dal Bando?

Si

  1. In merito all’Applicativo indicato all’art. 8, trattasi di formulario da compilare on-line o di applicativo sul quale allegare la documentazione richiesta?

Il formulario andrà compilato off-line; la domanda on-line. La documentazione richiesta andrà caricata su piattaforma

Occorrono preventivi (in n. di tre) e computo metrico estimativo o sarà sufficiente quadro economico?

Non sono richiesti preventivi, sarà sufficiente il quadro economico. 

  1. L’eventuale progetto di ambito come viene collocato e in che modo definito sull’applicativo o sul formulario?

Bisognerà spuntare la prevista casella del formulario che indica il progetto d’ambito.

  1. Cosa si intende per centro abitato?

Per "centro abitato" (TAR Marche Sez. I n. 259 del 15 aprile 2016) si intende una località caratterizzata dalla presenza di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili o
comunque brevi soluzioni di continuità, con servizi o esercizi pubblici costituenti la condizione per una forma autonoma di vita sociale.

  1. I fabbricati devono ricadere in una determinata zona territoriale omogenea dei comuni?

I fabbricati devono ricadere in ambito rurale

  1. La condizione di “rurale” riguarda i caratteri architettonici e paesaggistici del fabbricato o anche la categoria catastale?

La condizione riguarda la coincidenza di entrambe le fattispecie.

  1. Un proponente che non è in possesso di firma digitale o altro può delegare un tecnico per la presentazione della domanda di finanziamento? Se si in che modo?

L'avviso prevede che la domanda sia firmata digitalmente, pena l'esclusione, dalla persona fisica o dal legale rappresentante della persona giuridica, titolare della domanda

  1. In caso di immobile rurale costituito da un’unica particella e unico subalterno, ma che presenta più corpi di fabbrica in continuità strutturale, è possibile effettuare l’intervento solo su un corpo di fabbrica e rendere quello fruibile al pubblico?

Sì.

  1. Nell’avviso all’Art 4 comma 1 è prevista la partecipazione anche del possessore del bene oggetto di richiesta di finanziamento. Cosa bisogna allegare (se necessario allegare qualcosa) per presentare la domanda come effettivo possessore diverso dal proprietario?

Nel caso di domanda di finanziamento presentata da possessori o detentori di beni del patrimonio culturale rurale deve essere prodotta apposita dichiarazione attestante l’autorizzazione del proprietario all’esecuzione dell’intervento oggetto di domanda di finanziamento. Pena l’esclusione, ai sensi dell'art. 4, comma 9, lettera a. bisogna dichiarare di essere proprietario, possessore o detentore del bene oggetto dell’intervento ovvero gestore dello stesso, e che tale condizione o l’atto di affidamento in gestione ovvero l’atto di comodato e/o locazione è antecedente al 31.12.2020 e che avrà durata almeno pari ai 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e
contabile dell’operazione finanziata, mantenendo i vincoli di destinazione per analoga durata.

  1. Un bene di una residenza storica rurale dell’800 che si vuole proporre per il bando secondo le finalità descritte, ha questo tipo di proprietà derivante da successione da prima del 31/12/20:
    • 2/3 di proprietà di A (che deve presentare il progetto) che è figlia unica
    • 1/3 di proprietà di B (madre di A)

  Visto che il bene è gestito da A e sarà gestito con il progetto sempre e solo da A, basta una dichiarazione di assenso da parte B, per la presentazione e la gestione del progetto?

Il comproprietario deve dichiarare l'assenso alla realizzazione dell'intervento.

  1. Per “ambito rurale” si intendono le zone territoriali omogenee solitamente identificate come Zona E o agricola? Se il fabbricato è oggettivamente in una località NON “caratterizzata dalla presenza di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili o comunque brevi soluzioni di continuità, con servizi o esercizi pubblici costituenti la condizione per una forma autonoma di vita sociale”, ma secondo gli strumenti urbanistici comunali ricade in una zona urbanizzata, questo può comunque accedere al bando?

L’avviso espressamente prevede che gli interventi proposti dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione, nonché produrre un positivo impatto in termini di valorizzazione di specifiche tipologie di edifici appartenenti al patrimonio edilizio rurale, elencate all’art. 2, punto 1, dell’avviso, e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di aree produttive agro-silvo-pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.

  1. Nel caso in cui un immobile rispecchi i requisiti all'Art. 2, punto 1, lettera a) dell’ALLEGATO A, in particolare “[...] manufatti destinati ad abitazione rurale [...] che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante [...]” e sia registrato Catasto dei Fabbricati in una delle categorie del Gruppo A (abitazioni) diversa dalla categoria A6 (abitazione rurale), questo può comunque accedere al bando?

Si rimanda alla risposta fornita al precedente punto 13.

  1. L'agevolazione è ammessa su un fabbricato che abbia i requisiti dell'art 1 comma 5 e rientri tra le tipologie previste dall'articolo 2 (nello specifico casa colonica di più di 70 anni in stato di abbandono) ma all'attualità faccia  catastalmente parte di un complesso accatastato come agriturismo?

Si rimanda alla risposta fornita al precedente punto 13.

  1. L'articolo 5 all'ultimo punto del comma 4 esclude la possibilità di allestire spazi ricettivi ma l'avviso non contempla il caso, come quello di specie, di fabbricati che al momento della domanda abbiano già destinazione ricettiva seppure in stato di abbandono.

L’avviso esclude la ricettività e bisogna attenersi alle disposizioni dell’art. 5, comma 1.

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