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Il Portale della Regione Calabria per le imprese

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Incentivi finanziari e fiscali

Le Zone Economiche Speciali sono aree in cui le imprese insediate possono beneficiare di agevolazioni e vantaggi fiscali a supporto degli investimenti.
In particolare, le imprese possono fare riferimento ai seguenti strumenti specifici e generali di sostegno:
   

Strumenti specifici per le aree ZES

  • Credito di imposta (L. 208/2015)
  • Legge n. 178/2020 (Legge Bilancio 2021)
  • Contratto di Sviluppo ZES (D.L. n. 36/2022 – art. 37 comma 2)

Strumenti individuati nel Piano di Sviluppo Strategico ZES della Regione Calabria (approvato con DGR n. 100/2018)

  • Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018)
  • Legge n. 181/89 (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018)
  • Fondo Artigianato (D.G.R. 580/2017)

Altri strumenti di incentivazione a favore delle imprese previsti a livello nazionale, consultabili ai seguenti link

http://www.ministroperilsud.gov.it/it/approfondimenti/zes/

https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi

Altri strumenti di incentivazione a favore delle imprese previsti a livello regionale, consultabili di seguito e sul portale regionale CalabriaEuropa

  • Fondo Calabria Competitiva (FCC) - Edizione 2022

 

Credito d'imposta

Finalità e contenuti

Il credito d’imposta è stato introdotto con la Legge di stabilità 2016, a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Con l’art. 5 del decreto legge n. 91 del 2017 è stato previsto che, in relazione agli investimenti effettuati nelle ZES, il Credito è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.
La legge di bilancio per il 2020 (articolo 1, commi 218, 316 e 319, della legge n. 160 del 2019) ha disposto la proroga dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2022 per il credito d’imposta investimenti nelle zone economiche speciali (ZES).
Il Credito è cumulabile con altri aiuti di Stato e con gli aiuti de minimis, nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui al medesimo articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.

Il DECRETO-LEGGE 30 aprile 2022, n. 36 “Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79, ha ulteriormente modificato il quadro degli aiuti e delle procedure agevolative nelle aree ZES.

In particolare, l’art. 37, rubricato “Disposizioni in materia di ZES e ZLS” dispone, al comma 2, un nuovo intervento modificativo dell’articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 91/2017, estendendo la casistica applicativa del credito d’imposta applicabile agli investimenti d’impresa nelle aree ZES, all’acquisto di terreni e alla realizzazione, ovvero all’ampliamento, di immobili strumentali agli investimenti, oltre all’acquisto di immobili strumentali agli investimenti.

L’attuazione di tale nuova disposizione richiederà uno specifico provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, titolare della procedura di gestione esecutiva del credito d’imposta, che determinerà i criteri applicativi e la modulistica specifica.

Beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta ZES, i soggetti titolari di reddito d’impresa, individuabili in base all’art. 55 del TUIR, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone economiche speciali. Con DL 31 maggio 2021, n. 77, (legge di conversione 29 luglio 2021, n. 108) il credito di imposta è stato esteso all’acquisto di terreni e alla realizzazione, ovvero all’ampliamento, di immobili strumentali agli investimenti, oltre all’acquisto di immobili strumentali agli investimenti.

Inapplicabilità

L'agevolazione non si applica:
-   ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo
-   alle imprese in difficoltà.
-   ai soggetti che operano nei settori dell'agricoltura e della pesca e acquacoltura.

Il riconoscimento delle agevolazioni è soggetto al rispetto delle seguenti condizioni:
    a) le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nell'area ZES per almeno sette anni dopo il completamento dell'investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti;
    b)  le imprese beneficiarie non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

Agevolazione e fonte di finanziamento

Il credito di imposta, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022, è pari:- al 45% per le Piccole imprese
- al 35% per le Medie imprese
- al 25% per le Grandi imprese
fino a un ammontare di 100 milioni per progetto

Il credito di imposta nelle ZES è finanziato con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, periodo di programmazione 2014-2020, di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e periodo di programmazione 2021-2027, di cui all’articolo 1, comma 177, della legge 30 dicembre 2020, n. 178

Spese ammissibili

Acquisto di terreni, realizzazione, ovvero all’ampliamento, di immobili strumentali agli investimenti, oltre all’acquisto di immobili strumentali agli investimenti per l’avvio di programmi di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale nella ZES.
Procedura di selezione Procedura automatica a sportello

Termini

Le domande devono essere presentate entro il 31/12/2022

Modalità di presentazione della domanda

La domanda di accesso al Credito deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate in via telematica

Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle entrate un’apposita comunicazione nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.

Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate

Riferimenti

Investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del Centro Italia colpiti dal sisma, nelle zone economiche speciali (ZES) e nelle zone logistiche semplificate (ZLS) - Che cos'è

Allegati

Circolari e risoluzioni

RISOLUZIONE N. 83/E

Circolare n. 12 del 13 aprile 2017

Circolare n. 34E del 3 agosto 2016

Provvedimento del 6 aprile 2022

 

STATO DI ATTUAZIONE

Iniziative finanziate: 24
Investimento lordo: euro 34.133.089
Credito d’imposta: euro 12.420.689

Dati al 30.04.20 aggregati, non distinti tra Credito d’imposta Mezzogiorno e ZES

Fonte

Agenzia per la coesione territoriale
Monitoraggio e analisi
andamento ZES I Rapporto 2020

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Legge n. 178/2020 (Legge Bilancio 2021), Art 1, commi 173-176

Finalità e contenuti

Con l’obiettivo di ridurre il carico fiscale e incentivare la ripresa delle attività economiche, tra le altre misure, la Legge di bilancio 2021 (art. 1, commi 173-176) ha introdotto per le imprese che avviano una nuova iniziativa economica nelle Zone economiche speciali (ZES) una riduzione dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell’attività nella ZES del 50%.

L’agevolazione è concessa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis», dal regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo e dal regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione, del 27 giugno 2014, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

Beneficiari

Possono beneficiare dell’aiuto le imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica nelle Zone economiche speciali (ZES)

Requisiti di ammissibilità

L'agevolazione non si applica alle imprese in stato di liquidazione o di scioglimento.
Il riconoscimento delle agevolazioni è soggetto al rispetto delle seguenti condizioni:
a) le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES per almeno dieci anni;
b) le imprese beneficiarie devono conservare i posti di lavoro creati nell’ambito dell’attività avviata nella ZES per almeno dieci anni.

Interventi ammissibili

Nuove iniziative economiche nelle ZES

Agevolazione

Riduzione del 50% dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell’attività nella ZES, a decorrere dal periodo d’imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d’imposta successivi

Modalità di presentazione della domanda

Saranno specificate da parte dell'Agenzia delle Entrate

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Contratto di Sviluppo ZES (D.L. n. 36/2022 – art. 37 comma 2)

Il DECRETO-LEGGE 30 aprile 2022, n. 36 “Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79, ha ulteriormente modificato il quadro degli aiuti e delle procedure agevolative nelle aree ZES.

In particolare, l’art. 37, rubricato “Disposizioni in materia di ZES e ZLS” dispone, al comma 2, un nuovo intervento modificativo dell’articolo 5, comma 2, del decreto legge n. 91/2017, per rafforzare la struttura produttiva delle ZES mediante lo strumento agevolativo dei “Contratti di sviluppo ZES”, stanziando specifiche risorse pari a 250 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) della programmazione 2021-2027 (di  cui  50 milioni per il 2022 e 100 milioni per  ciascuno  degli  anni  2023  e 2024).

Tali risorse sono assegnate con delibera CIPESS (delibera 29.04.2021) al Ministero dello sviluppo economico nell’ambito del Piano di sviluppo e coesione di competenza del Ministero per la programmazione 2021-2027, con specifica destinazione al finanziamento addizionale delle iniziative imprenditoriali nelle ZES.

Il MISE, d’intesa con il Ministero per il Sud e la coesione territoriale, dovrà definire con apposite direttive le aree tematiche e gli indirizzi operativi per la gestione degli interventi, nonché le modalità di vigilanza e monitoraggio sull’attuazione degli interventi finanziati e sui risultati conseguiti. La valutazione delle singole iniziative deve essere effettuata secondo la procedura prevista dal decreto del MISE del 9 dicembre 2014, e segue criteri di massima semplificazione e riduzione dei tempi.

Il contratto di sviluppo come strumento è stato introdotto nell'ordinamento dall'art. 43 del D.L. n. 112/2008 e s.m.i. in funzione di semplificazione degli strumenti di attrazione degli investimenti e di sviluppo d'impresa ed è operativo dal 2011. Lo stesso articolo ha affidato all' Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - INVITALIA le funzioni relative alla gestione dell'intervento, comprese quelle relative alla ricezione, alla valutazione ed all'approvazione della domanda di agevolazione concessa alle imprese, alla stipula del relativo contratto di ammissione, all'erogazione, al controllo ed al monitoraggio dell'agevolazione stessa.

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Contratti di sviluppo (Accordo MISE, 2-017, D.G.R. 93/2018)

Finalità e contenuti

I contratti di sviluppo hanno ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di uno dei seguenti programmi di sviluppo:
a) programma di sviluppo industriale;
b) programma di sviluppo per la tutela ambientale;
c) programma di sviluppo di attività turistiche.
L'importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti oggetto del programma di sviluppo non deve essere inferiore a 20 milioni di euro (ovvero 7,5 qualora il programma riguardi attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli).
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 48 mesi dalla data della determinazione di concessione delle agevolazioni.
I programmi di investimento industriali finanziano interventi nel settore manifatturiero; in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento; in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione (call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.)

Beneficiari

I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese in forma singola o associata. In caso di programmi di sviluppo realizzati da più imprese, il proponente ne assume la responsabilità verso l'Amministrazione ai fini della coerenza tecnica ed economica.

Requisiti di ammissibilità

Le imprese beneficiarie devono:

  • essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
  • non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • qualora siano stati destinatari di provvedimenti di revoca parziale o totale di agevolazioni concesse dal Ministero, abbiano provveduto alla restituzione di quanto dovuto
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER;

Dimensione minima degli investimenti

Programma complessivo: 20 M€
Programma impresa proponente: 10 M€
Programma altre imprese aderenti: 1,5 M€

Interventi ammissibili

Progetti di investimento produttivi
         - Nuova unità produttiva
         - Ampliamento di unità produttiva esistente
         - Riconversione
         - Ristrutturazione
         - Acquisizione (solo in aree in crisi)
Progetti di ricerca e sviluppo e innovazione

Spese ammissibili

Progetti di investimento produttivi
         a) Suolo aziendale e sue sistemazioni
         b) Opere murarie e assimilate
         c) Infrastrutture specifiche aziendali
         d) Macchinari, impianti e attrezzature
         e) Programmi informatici brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
         f) Spese per consulenze

Progetti di ricerca e sviluppo
         a) Personale
         b) Strumenti e attrezzature
         c) Ricerca contrattuale
         d) Spese generali
         e) Materiali

Agevolazioni

  • Contributo a fondo perduto in conto impianti
  • Contributo a fondo perduto alla spesa
  • Finanziamento agevolato
  • Contributo in conto interessi

Intensità di aiuto

Programmi industriali
Piccole imprese: 45% ESL
Medie imprese: 35% ESL
Grandi imprese: 25% ESL

 

Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione

Dimensione impresa

Ricerca industriale*

Sviluppo Sperimentale*

Innovazione*

 

Piccola

70% ESL

45% ESL

50% ESL

 

Media

60% ESL

35% ESL

50% ESL

 

Grande

50% ESL

25% ESL

15% ESL

 

 *L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80 % dei costi ammissibili, se sono soddisfatte specifiche condizioni.

Procedura di selezione

Procedura negoziale. Sono previste procedure di Fast Track (che prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le agevolazioni): Accordo di Sviluppo e Accordo di Programma, procedure a favore dei progetti strategici di grandi dimensioni e di significativo impatto sul sistema produttivo
Termini Fino all’esaurimento delle risorse
Modalità di presentazione della domanda La domanda va presentata a Invitalia (www.invitalia.it), in qualità di soggetto gestore
Riferimenti https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/sosteniamo-grandi-investimenti/contratto-di-sviluppo

STATO DI ATTUAZIONE

In Calabria risultano: contratti finanziati per 40,7M€ di investimento e 16,8M€ di agevolazione; 7 in valutazione.

Fonte

Accordo di Programma Quadro MISE – Regione Calabria (Aggiornamento al 01.03.2020)

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Rilancio aree industriali colpite da crisi - Legge 181/89 (D.G.R. 423/2016, D.G.R. 95/2018)

Finalità e contenuti

La legge 181/89 è l'incentivo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore.
Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e riqualificazione.
Gli incentivi sono regolamentati dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 agosto 2019 con le seguenti caratteristiche:
          - l'importo minimo delle spese ammissibili è 1 milione di euro;
          - tra i soggetti beneficiari anche le reti di impresa;
          - procedure semplificate per investimenti di piccole imprese inferiori a 1,5 milioni di euro:
          - flessibilità del mix di agevolazioni concedibili;
          - aiuti alla formazione del personale;
          - accordi di sviluppo per programmi di investimento strategici (fast track) .
In Calabria la L. 181 si applica nelle aree di crisi industriale non complessa individuate sulla base del D.M. Ministero Sviluppo Economico 4 agosto 2016, con DGR 423/2016.
I comuni ZES ammissibili alla L. 181 sono Gioia Tauro, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme.

Beneficiari

Piccole, medie e grandi imprese costituite nella forma di società di capitali, comprese le società cooperative e le società consortili

Requisiti di ammissibilità

  1. essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. non rientrare tra le società che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  4. non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER;
  5. non rientrare tra coloro che nei due anni precedenti abbiano chiuso la stessa o analoga attività nello spazio economico europeo o che abbiano concretamente in programma di cessare l’attività entro due anni dal completamento del programma di sviluppo proposto nella zona interessata.

Dimensione minima degli investimenti

1,5 M€

Interventi ammissibili

Investimenti produttivo diretti:
- alla realizzazione di nuove unità produttive tramite l'adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento
- all’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente
- alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo
- alla realizzazione di nuove unità produttive o all'ampliamento di unità produttive esistenti
- all'acquisizione di attivi di uno stabilimento, ai sensi e nei limiti dell'art. 2, punto 49, del Regolamento 651/2014 (GBER)
Progetti per l’innovazione dell’organizzazione
Progetti per la formazione del personale

Agevolazione

Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con:
         - contributo a fondo perduto in conto impianti
         - contributo a fondo perduto alla spesa
         - finanziamento agevolato

Spese ammissibili

Programmi di investimenti produttivi:
a) Suolo aziendale e sue sistemazioni
b) Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali       
c) Macchinari, Impianti ed attrezzature varie
d) Programmi Informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa
e) Immobilizzazioni materiali
f) Beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa
g) Consulenze (nei limiti dell'art. 18 - Regolamento di Esenzione 651/2014 – GBER)

Progetti per l’innovazione dell’organizzazione:
a) personale dipendente impiegato nelle attività del progetto;
b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione;
c) ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti nonché servizi di consulenza;
d) spese generali derivanti direttamente dal progetto;
e) materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Progetti per la formazione del personale
a) spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
b) spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e spese generali

Procedura di selezione

Procedura automatica a sportello

Termini

Per la Calabria, al momento non è possibile presentare domanda per esaurimento delle risorse

Modalità di presentazione della domanda

La domanda va presentata a Invitalia (www.invitalia.it), in qualità di soggetto gestore

Riferimenti

https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/rilancio-aree-industriali-l181-89

STATO DI ATTUAZIONE

In Calabria sono state finanziate 4 domande per 16,5M€ di investimento e 12,4M€ di agevolazioni.
Un’altra domanda è in valutazione.
Risulta una domanda finanziata nella ZES Calabria

Fonte

Invitalia, L.181/89,
Stato di attuazione (novembre 2020)

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Fondo Artigianato (D.G.R. 580/2017)

Finalità e contenuti

Il Fondo sostiene lo sviluppo del sistema delle imprese artigiane della Regione Calabria. La misura di aiuto è finalizzata alla concessione contributi in conto interessi ed in conto capitale, in conformità alle linee di indirizzo contenute nelle deliberazioni della Giunta regionale n. 580 del 23/11/2017 e n. 186 del 16/5/2018. Le agevolazioni consistono:
-          nella concessione di un contributo in conto interessi, da riconoscere in forma attualizzata per tutta la durata del finanziamento concesso da Istituti Bancari;
-          nel parziale rimborso del costo della garanzia rilasciata dai Confidi;
-          in un contributo in conto capitale nel limite del 65% calcolato sulle spese di investimento previste dal Regolamento.

Beneficiari

Le imprese artigiane aventi sede in Calabria, costituite anche in forma di cooperativa o consortile, iscritte negli albi di cui alla legge 443/85, che abbiano stipulato con gli Istituti di Credito contratti di finanziamento per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali.

Requisiti di ammissibilità

I soggetti beneficiari devono:
-          essere in regola con le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia previdenziale, assistenziale ed assicurativa, di sicurezza sui luoghi di lavoro, di contratti collettivi di lavoro;
-          non risultare inadempienti in riferimento ad eventuali altri finanziamenti/contributi pubblici concessi in precedenza dalla Regione Calabria e/o tramite Soggetti gestori;
-          essere in regola con la normativa antimafia.

Importo massimo del finanziamento

L’importo massimo del finanziamento ammissibile, non potrà essere superiore ad euro 70.000,00.

Interventi e spese ammissibili

Il finanziamento bancario deve essere destinato esclusivamente a:
a)  ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento dei locali posti al servizio dell'attività artigiana dell'impresa;
b)  acquisto di macchinari ed attrezzature, nuove ed usate, posti al servizio dell'impresa;
c) acquisto di mezzi targati, nuovi ed usati, purché strettamente funzionali al ciclo produttivo e immatricolati come autoveicoli uso commerciale;
d) acquisto di hardware, software e spese per la realizzazione di siti web;
e) reintegro capitale circolante finalizzato alla formazione di scorte di materie prime e prodotti finiti.

Agevolazione

Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo in conto interessi e nel parziale rimborso del costo della garanzia rilasciata dai Confidi nel limite massimo stabilito. È altresì concedibile un contributo in conto capitale nel limite del 20% o, ricorrendo le condizioni previste dal presente regolamento, del 65% calcolato su alcune tipologie di spese di investimento

Procedura di selezione

Procedura automatica a sportello

Termini

Fino all’esaurimento delle risorse

Modalità di presentazione della domanda

La domanda di ammissione alle agevolazioni, deve essere compilata dal Soggetto presentatore (Istituti di Credito/Associazioni di Categoria), utilizzando la modulistica messa a disposizione dal Soggetto gestore Fincalabra SPA

Riferimenti

https://www.fincalabra.it/index.php/attivita/fondo-artigianato

STATO DI ATTUAZIONE

Risultano ammesse complessivamente 155 domande (spesa ammessa: 4,2M€; agevolazione: 2,3M€; spesa media: 27k€; agevolazione media: 15k€), 35 ricadenti nei comuni ZES, di cui 11 afferenti al settore manifatturiero (7 panifici/pasticcerie, 2 odontotecnici, 1 falegnameria e 1 laboratorio di metalmeccanica)

Fonte

Fincalabra SpA
(Aggiornamento a novembre 2020)

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Fondo Calabria Competitiva (FCC) Edizione 2022

Finalità e contenuti

Il Fondo Calabria Competitiva (FCC) è finalizzato a supportare le piccole imprese regionali in situazioni di carenza di liquidità, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, garantendo le risorse finanziarie per fronteggiare gli effetti negativi generati dall’epidemia, preservare la continuità dell’attività economica e i livelli occupazionali.

Soggetto gestore del Fondo è la società Fincalabra S.p.A.

Beneficiari

Micro e Piccole Imprese, in situazione di temporanea difficoltà finanziaria, costituite da almeno 2 anni solari e con unità operativa in Calabria

Finanziamento concedibile

Il finanziamento concedibile è pari a non oltre il 25% del fatturato conseguito dall’impresa nell’anno 2019, e comunque non inferiore a € 15.000 e non superiore a € 80.000

Il tasso di interesse fisso è pari allo 0,69% annuo.

La durata del finanziamento è di 5 anni, oltre ad un periodo di preammortamento di 12 mesi.

Il rimborso del finanziamento avviene mediante pagamento di rate trimestrali posticipate.

Dotazione finanziaria

€ 50.000.000 (risorse del POR Calabria FESR 2014-2020, Azione 3.2.1)

Procedura di selezione

Procedura valutativa a sportello

Termini

È possibile presentare domanda di finanziamento a decorrere dal 1° marzo 2022 e fino all’esaurimento delle risorse

Modalità di presentazione della domanda

La domanda di finanziamento, predisposta utilizzando la modulistica prevista dal Regolamento Operativo, dovrà essere compilata ed inviata attraverso la piattaforma informatica del Soggetto gestore (www.bandifincalabra.it) 

Riferimenti

https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/bando/fondo-calabria-competitiva-fcc-edizione-2022

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[Ultimo aggiornamento 31/08/2022]

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